Il Progetto Pallium

I bisogni in cure palliative sono complessi e richiedono risposte multiprofessionali di equipe che consentano di personalizzare e modulare l’intervento assistenziale.

Ogni persona sana o malata ha il bisogno di riconoscersi in un ruolo (padre, madre, figlio/a, sorella fratello, moglie, marito), in una vita degna di essere vissuta fino all’ultimo respiro, nella quale essere ancora l’attore principale.

Partendo dal presupposto che le cure palliative si propongono l’obiettivo di migliorare la qualità della vita non possiamo non mettere al centro i desideri del paziente e della sua famiglia anche per quanto riguarda il setting di cura.

Il domicilio è il setting privilegiato in quanto consente alla persona di:

  • rimanere all’interno dell’ambiente famigliare
  • mantenere le proprie abitudini di vita
  • agevolare le relazioni interpersonali

Per poter attivare il servizio di cure domiciliari sono necessarie alcune condizioni.

La volontà del paziente di essere assistito al domicilio

La presenza di una caregiver in grado di essere educato nella gestione del paziente anche per quanto riguarda la possibilità di somministrazione di terapia endovenosa o terapie al bisogno

L’accettazione da parte del MMG di gestire il paziente a domicilio, in condivisione con l’equipe di cure palliative (dopo consulenza del Medico Palliativista)

I bisogni dei pazienti e delle famiglie inserite nei percorsi di cure palliative sono quelli comuni a tutti i malati:

Fisici:
la gestione dei sintomi clinici della patologia tra cui i prevalenti sono: astenia, dolore, dispnea, vomito e stipsi

Psicologici:
che sono pervasivi della vita della persona e ci cui parlerà approfonditamente dalla dr.ssa Tappa psicologa delle cure palliative

Socioeconomici:
le malattie possono incidere in questa sfera sia per quanto riguarda il dispendio diretto che le cure possono necessitare (assistenza a pagamento) o indirettamente per la necessità di ridurre o abbandonare il proprio lavoro. È possibile richiedere la pensione di invalidità ed eventuali sostegni economici previsti dalle normative vigenti attraverso i CISS (Consorzio dei Servizi Sociali)

L’equipe di cure palliative domiciliari è composta da infermiere, OSS, MMG, medico palliativista, psicologo e se necessario si possono attivare consulenze da parte di altri specialistici ASL (fisiatra, woundcare ecc.)
Gli accessi degli infermieri possono essere settimanali, bi-trisettimanali o giornalieri a seconda delle esigenze del paziente evidenziate nel PAI (piano di assistenza individuale).
Il personale infermieristico e OSS attua prevalentemente, ma non solo, interventi educativi, di supporto e relazionali in quanto non potendo essere sempre presenti al domicilio deve mettere in condizioni di assistere in sicurezza il paziente nella propria abitazione.
La formazione riguarda l’acquisizione di competenze relative a:

  • gestione autonoma con supervisione degli operatori sulle attività di vita quotidiana e all’accudimento (mobilizzazione, igiene del paziente, alimentazione, eliminazione, terapia orale)
  • prevenzione delle complicanze e al loro riconoscimento precoce
  • apprendimento di tecniche sanitarie (peretta evacuativa, gestione catetere vescicale, terapia sottocutanea, gestione terapia endovenosa in corso, rilevazione parametri vitali…) con supervisione degli operatori

osservazione, registrazione e segnalazione di manifestazioni cliniche e comportamenti correlabili alla patologia e/o all’assunzione della terapia farmacologica o alla comparsa di complicanze
Gli operatori delle cure palliative hanno il ruolo fondamentale di far emergere i bisogni pianificare insieme con paziente e famiglia le risposte personalizzate maggiormente efficaci. L’infermiere è un punto di ascolto attivo e accogliente che modera i contenuti emotivi e relazionali creando un ponte tra le necessità, richieste, desiderata del nucleo famiglia e le risposte dell’ASL VCO.
Il caregiver è una figura fondamentale di riferimento per tutta l’equipe e per il paziente. Ha il ruolo di assistere e supportare la persona malata, occupandosi delle attività ordinarie di cura della persona, delle eventuali terapie al bisogno e del monitoraggio dei sintomi. È indispensabile quindi valutare le capacità di apprendimento e di gestione dello stress relativo all’impegno assistenziale. Gli operatori sanitari si occupano di effettuare una formazione dedicata per rendere i caregiver autonomi nella gestione di queste attività di routine.
Essendo una figura cardine il caregiver sarà supportato da tutta l’equipe. Per questo consigliamo al caregiver di:

  • esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni anche se ritenute negative, in quanto spesso sono assolutamente normali
  • concedersi alcuni momenti di pausa
  • non essere troppo severi con sé stessi
  • chiedere aiuto ad altre persone che possano sostituire il caregiver per specifici compiti

Il servizio territoriale infermieristico è aperto dalle 8,00 alle 20,00 dal lunedì al venerdì e dalle 8,00 alle 15,30 nei fine settimana e nei festivi. Il responsabile clinico del paziente a domicilio è il MMG che collabora attivamente con il medico palliativista. che può essere delegato per le variazioni di terapia.
Nell’orario di chiusura del servizio, la continuità assistenziale viene assicurata dal servizio di Guardia Medica.

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